Dopo Auschwitz, per l’oncologo Umberto Veronesi il cancro è un’altra prova che dio non esiste.
Questa grande verità, per molti scioccante, è stata scritta di proprio pugno da Umberto Veronesi nel suo ultimo lavoro “Il mestiere di uomo”, pubblicato da Einaudi.
Di fronte al male puro, a quello inattaccabile, dio non reagisce, semplicemente perché non c’è. Se ci fosse reagirebbe, perché è dio. Di fronte a un bambino consumato dal tumore, non ci sono verità rivelate, c’è la sofferenza nuda e cruda dei genitori che nessuna frase può lenire.
Così come, ad Auschwitz, Hannah Arendt e molto dopo Benedetto XVI sino chiesti: ma dov’era dio?
Per Veronesi fare il medico voleva dire cercare l’origine di quel male che il concetto di dio non poteva spiegare.
Veronesi, il grande medico che da piccolo faceva il chierichetto, e che poi ha capito. Il grande oncologo che ha fatto la guerra ragazzo contro ragazzi della sua età.
Umberto Veronesi che ha abbandonato la fede, l’anticonformista che ha deciso di mettere in pratica il suo mestiere di uomo.
gli dei – TUTTI – non sono altro che l’invenzione di preti parassiti grazie ai quali hanno potere e non necessitano di lavorare per vivere. fin dall’alba dei tempi … la casta dei sacerdoti è sempre ed ovunque stata una casta privilegiata e di potere. tanto un po’ di fessi ipodotati che crede c’è sempre …