Curiosità

Italiani sempre più poveri rinunciano anche ai farmaci

Italiani sempre più poveri rinunciano anche ai farmaci

Si sa con la crisi si è costretti a tagliare in tutti settori, si rinuncia ai beni di lusso, a quelli superflui, ma sempre più spesso anche ai beni di prima necessità.

Si taglia sui cibi, sulla loro qualità, e si risparmia anche e purtroppo nell’ambito sanitario.

Sempre più italiani dichiarano di rinunciare alle onerose visite specialistiche, andando incontro a file lunghe anche decine di mesi nelle strutture pubbliche, ma il dato più grave e più impressionante è che gli italiani sono ormai costretti a tagliare anche sui farmaci.

I dati sono estremamente critici: più di tre milioni di persone non possono più permettersi di acquistare farmaci anche di prima necessità, con un aumento del 3,86% rispetto al 2013.

A dirlo rapporto “Donare per curare” dell’Osservatorio sulla Donazione dei Farmaci del Banco Farmaceutico Onlus in collaborazione con Acli Caritas Nazionale, Ufficio per la Pastorale della Salute della Cei e Unitalsi, presentato oggi a Roma.

Per questo è sempre più importante l’attività svolta dal Banco farmaceutico e dalle associazioni ad esso collegate, che si occupano di raccogliere i farmaci di prima necessità, che occorrono per curare l’apparato respiratorio, l’apparato gastrointestinale e il metabolismo, i problemi cardiocircolatori.

Nei primi sei mesi dell’anno sono già stati raccolti 915 mila farmaci, che verranno utilizzati per curare tutti gli indigenti della nostra nazione, popolazione di bisognosi composta dal 60,2% di immigrati e il 39,8% di italiani.

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Angela Sorrentino

Angela Sorrentino

Content Writer per passione, laureanda presso l'Università degli studi di Salerno.

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