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Ibernata a due anni, per un tumore al cervello

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Una bambina di due anni è stata ibernata dai genitori, Matheryn Naovaratpong, detta Einz, era affetta da un tumore incurabile.

A gennaio un centro in Arizona aveva reso nota la decisione dei genitori della bambina di soli due anni. Il sito della Alcor Life Extensione Foundation ha effettuato l’ibernazione della bambina, tempo addietro era stata ibernata una 21enne.

La donna più anziana ibernata ha 102 anni. La bambina è stata ibernata per avere una maggiore speranza in una cura nel futuro.

La conservazione criogenica vuole che si conservi un essere vivente in condizione di biostasi, i costi sono elevati intorno ai 200mila dollari. Non si ha la certezza che i corpi ibernati possano vivere nuovamente, dopo la terapia di ibernazione che porta il corpo a meno 196 gradi.

Dopo il decesso si procede alla ventilazione e circolazione sanguigna meccanica, si somministrano anticoagulanti, come antigelo. La temperatura subisce una prima riduzione, arriva fino a meno 130 gradi, cioè quella dell’azoto liquido.

Questo caso – dicono i titolari del centro Usa, Max More e Aaron Drake – e’ stato unico da diversi punti di vita, come la determinazione e l’intraprendenza dei genitori di Matheryn a lavorare con noi. La famiglia di Matheryn, che si estende ben oltre sua madre e suo padre, e’ stata di grande supporto“.

 

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Stefania D.

Stefania D.

Laureata in Geologia, appassionata del web e content writer con esperienza pluriennale.

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