L’Italicum non dovrà essere modificato alla Camera, questo quello che Matteo Renzi propone. La minoranza dem non ha partecipato al voto. La direzione ha così approvato all’unanimità la legge elettorale, e dunque non si riunirà per discuterne ancora.
La minoranza dem dice la sua, Alfredo D’Attorre, accusato di voler ricattare il partito col voto segreto sull’Italicum risponde che «l’unico ricatto lo farebbe il governo ponendo la fiducia sulla legge elettorale».
Roberto Speranza chiede il dialogo, desideroso di trovare un’intesa. L’obiettivo è evitare una spaccatura nel Pd che ha visto anche l’uscita di Forza Italia. «Chiedo che questa sia l’ultima direzione in cui si discute di legge elettorale», ha esordito Renzi. Il 27 aprile in Aula sarà varata la legge come calendarizzato. A maggio ci sarà la fine della discussione. Renzi spiega la legislatura e guarda al Paese come visto dalla comunità internazionale: «Chiedo un voto sulla legge elettorale come ratifica di quanto fatto in questi mesi e come mandato per i prossimi», ha spiegato Renzi: «La legge elettorale è stata la chiave del cambiamento proposto al Paese».
Anche Grillo da spauracchio è diventato sciacallo, e lo si è visto in occasione della sciagura della Germainwings.
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